“Chi ha senso dello Stato sa che un’unica bussola deve orientare le scelte dei governi e dei partiti di maggioranza in politica estera, soprattutto in contesto di guerra: il realismo. Molte delle affermazioni di chi maschera col pacifismo antiche malattie come la sondaggite e l’antiamericanismo violentano la realtà dei fatti. Una tra le tante: ‘Putin non può accettare di confinare con un paese Nato, perciò invade l’Ucraina’”. Questa una parte dell’intervento di Andrea Cangini in Senato dopo l’informativa di Mario Draghi sul conflitto tra Mosca e Kiev.
“È chiaro a tutti che se non avessimo armato gli ucraini, l’Ucraina oggi sarebbe russa e la Russia confinerebbe con la Polonia: dunque Putin potrebbe legittimamente invadere anche la Polonia. E Poi? Diceva Raymond Aron che la politica estera è la forma più alta di Politica. Giochetti e posizionamenti non sono tollerabili, perché ledono l’interesse e la sicurezza nazionali. Fate attenzione, colleghi, perché chi manca del dovuto rispetto alla politica estera offende la Politica, e la Politica, prima o poi, si vendica sempre”, ha detto sempre in Aula il senatore di Forza Italia durante il dibattito successivo all’informativa del presidente del Consiglio sull’Ucraina.