Quando si dice “non avere argomenti”. Il leader della Lega Matteo Salvini a Frosinone, in Ciociaria, per un comizio elettorale, dal palco, è tornato a rilanciare la proposta di dire addio all’Iva su pane, pasta e verdura. Pare proprio che nel centrodestra ci sia in corso una gara a chi promette di più (o forse a chi la spara più grossa, dovremmo scrivere).
“Il primo provvedimento che stiamo provando a portare a casa ancora con questo governo in carica è l’azzeramento dell’Iva, che oggi è al 5%, su pane, pasta, riso, latte, frutta e verdura. Se uno vuole mangiare caviale e champagne, se lo può permettere. Se uno non ce la fa e vuole mettere insieme un piatto di pasta al pomodoro, un po’ di frutta e un po’ di verdura per il figliolo, magare il 5% di Iva sul pane, sul latte e sulla frutta in questo momento è impossibile per molti”, le parole di Salvini. Il segretario del Carroccio è tornato a riusare il cibo come arma per fare campagna elettorale. “Lasciamo che gli altri parlino dei massimi sistemi, Calenda, Di Maio, Renzi, Letta, Speranza, Bonino, noi ci occupiamo di vita reale, di tasse, di lavoro e di pensioni”, ha rimarcato l’ex ministro dell’Interno.
Ai suoi comizi, tutti molto simili, Salvini ha attaccato la sinistra: “Noi non abbiamo candidato i vip. Ho visto che il Pd candida i televirologi, quelli che per gli anni di lockdown andavano in televisione e non ne azzeccavano una. Noi candidiamo donne e uomini normali che in Parlamento sapranno esattamente cosa fare. Sotto voce, viva Frosinone, viva la Lega e fra un mese andiamo a vincere e prendiamo per mano a questo Paese”.