Mentre il governo è in bilico ancor prima di formarsi e continuano ad uscire stralci sempre più inquietanti del discorso pronunciato da Silvio Berlusconi davanti ai parlamentari di Forza Italia, una riflessione corre d’obbligo ed è la seguente: qual è la differenza tra quanto dichiarato dal Cavaliere e chi continua a parlare di “guerra per procura”? Di Zelensky come di una marionetta degli americani; a dire o lasciar intendere in mille modi che il vero motivo per cui alla pace non si arriva è “l’oltranzismo atlantico”, l’atteggiamento “bellicista” dell’Europa, l’aggressività della Nato o dello stesso Zelensky? Beh, nessuna, è evidente. Eppure, adesso, si indignano con Berlusconi.
Prendiamo, ad esempio, Giuseppe Conte, il leader del Movimento 5 stelle, che appena un mese fa dichiarava testualmente: “La pace va costruita, nessuno ci dica che Putin non la vuole” (per la precisione il 6 settembre, dagli studi di Telelombardia): oggi si dice sdegnato per le esternazioni di Silvio che, in buona sostanza, sono identiche alla sue. Un atteggiamento a dir poco irritante. Perché quanto dichiarato da Berlusconi è vergognoso tanto quanto dichiarato mille volte dall’ex avvocato del popolo, dai firmatari del recente appello per un “negoziato credibile” pubblicato su Avvenire (tra cui fior di intellettuali di sinistra), “da tutta l’eletta schiera degli opinionisti fissi di La 7 – scrive oggi Francesco Cundari su Linkiesta – da tutti quelli che continuano a denunciare la presunta ‘subalternità’ dell’Italia agli Stati Uniti, all’Europa, alla Nato o ai paesi maggiormente impegnati nel sostegno all’Ucraina, squalificandoli come ‘bellicisti’. Qual è il succo di tutti questi discorsi, se non che il problema non è fermare Putin, ma fermare Zelensky? E quindi, cos’hanno tanto da indignarsi con Berlusconi, se stanno dicendo, in forme neanche tanto diverse, la stessa cosa?”.
Sapete qual è l’unica differenza, comunque labilissima? Che loro sono più furbi e non dimenticano mai di premettere che condannano l’aggressione di Putin, che riconoscono il fatto che c’è un aggredito e un aggressore. Tutto qui. Che insopportabili ipocriti!