“Saremo la sorpresa di queste elezioni”. Ad esserne certa è la ministra per il Sud e deputata di Azione Mara Carfagna che, in un’intervista al Corriere della Sera, spiega cosa offre di diverso ai cittadini il Terzo Polo rispetto agli altri due schieramenti. “Tutto. Proponiamo agli italiani una scelta di continuità con il governo di salvezza nazionale di Mario Draghi, che è stata un’esperienza mal sopportata da entrambi i poli proprio perché profondamente diversa dalle abituali pratiche della politica italiana. Crediamo nella cultura del risultato, rifiutiamo la demagogia alla quale destra e sinistra continuano ad attingere a mani piene, scommettiamo sulle possibilità dell’Italia e non sulle sue paure”.
Carfagna aggiunge che il Terzo Polo non propone “slogan ma la continuità con un metodo già verificato, che ha prodotto risultati, quello del governo Draghi: 8 miliardi di riduzione delle tasse, oltre il 6 per cento di incremento del Pil nel 2021, oltre il 3 per cento nel 2022, quattrocentomila nuovi posti di lavoro in un anno, molti dei quali a tempo indeterminato, un Pnrr che finanzia la moltiplicazione dei servizi delle oppportunità e dello sviluppo in ogni area del Paese”.
Renzi e Calenda sono due liberisti in un paese di corporazioni, interessi stratificati, lobby inscalfibIli. A molti quello per il Terzo Polo potrebbe sembrare un voto a perdere: “Il voto a perdere – afferma sicura Carfagna – è quello agli altri. Basta guardarne i risultati: dieci anni di instabilità e finte rivoluzioni che hanno affondato il Paese. Non abbiamo mai visto né la rivoluzione sovranista, né la rivoluzione grillina, né la rivoluzione di sinistra, ma solo un aumento della contrapposizione urlata e talvolta dell’odio. Credo che il Paese sia stufo di avventure: chiede protezione e serietà, un governo di cui fidarsi e a cui poter affidare il proprio futuro”, ha proseguito la ministra, convinta che “saremo la sorpresa di questa elezioni”, checché ne dicano i sondaggi.
Confessa di non aver chiesto alcun ruolo nel partito di Calenda. “Sono rimasta colpita dalla famiglia politica di Azione: appassionata competente protesa ad un percorso che va oltre le prossime elezioni. Lavoriamo tutti, per costruire una prospettiva di lungo periodo destinata a durare, che costruisca un nuovo baricentro politico per il nostro Paese”.
Ultima battuta dell’intervista al Corriere su Forza Italia e il centrodestra. “Credo che abbiano commesso un grande errore mettendo alla porta Mario Draghi. La gran parte dei loro elettori e molti dirigenti non hanno né capito né condiviso. E l’errore più grande lo ha compiuto Forza Italia: si è sottomessa agli interessi individuali di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, anziché difendere gli interessi del suo elettorato, che tutto voleva tranne una crisi.