Le immagini che arrivano dalla Ucraina sono scioccanti e impongono un cambio di passo contro il regime del criminale di guerra Putin. America ed Europa devono inasprire le sanzioni e vietare la importazione di energia, petrolio e gas, dalla Russia verso l’Occidente.
Continuare a comprare gas e petrolio russi vuol dire mantenere al potere Putin e dargli le risorse economiche necessarie a finanziare lo sforzo bellico contro la nazione sovrana di Ucraina. È il momento di piegare Putin togliendogli la più grande arma a sua disposizione: il ricatto energetico. La Russia deve essere isolata e trasformata in uno stato paria nella comunità internazionale. Questo non deve accadere solo adesso, mentre è in corso la invasione della Ucraina. Dovrà accadere per tutto il tempo che sarà necessario a rovesciare il regime di Putin.
Mentre vietiamo le importazioni energetiche dalla Russia, è ora di ripensare la geopolitica degli approvvigionamenti in Occidente e diversificare le fonti del fabbisogno energetico. Europa ed America debbono aumentare le forniture dal Nord Africa, dal Mare Adriatico e dal Mediterraneo. Con il fracking e rimandando gli obiettivi di contrasto al riscaldamento climatico, gli Usa devono tornare ad essere un fornitore di energia per l’Occidente. Bisogna investire sul nucleare. Ma per cominciare, bisogna colpire al cuore gli interessi del Cremlino.
In questa direzione si muove il Congresso Usa ed è il momento di introdurre la stessa discussione anche nel Parlamento italiano. L’inverno sta finendo. La primavera è alle porte. Non resteremo a scaldarci il brodino davanti al fuocherello. La strategia energetica italiana ed europea va cambiata perché quella che abbiamo oggi, la nostra dipendenza da Mosca, minaccia la sicurezza nazionale.
Per vent’anni la Russia ha pensato ad armarsi senza diversificare la economia o riformare una società oppressa dalla presenza di uno stato autoritario. La crisi economica innescata dalle sanzioni e dal blocco delle forniture servirà ad erodere il consenso dei russi verso Putin e alimenterà il malcontento e le proteste in Russia. Vietare la importazione di petrolio e gas russo è un passo per liberare Mosca dal regime oppressivo che sta portando la Russia alla rovina.