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Macché dialogo può esserci con chi difende Putin!

“Quando uno storico stimabile come il professor Canfora definisce i profughi ‘dei passanti’ e dice che l’invasione dell’Ucraina è colpa soltanto dell’Ucraina, significa che il dialogo non è possibile”, scrive Massimo Gramellini sul Corriere.

“Non può esserci dibattito,” con chi sembra voler giustificare la invasione russa dell’Ucraina. “Di che cosa dovremmo dibattere, di grazia, se un fatto oggettivo — A ha invaso B — viene rovesciato come nella favola del lupo e dell’agnello, e chi si permette di farlo notare è accusato di essere imperialista o ingenuo perché ‘la verità non è mai quella che appare’?,” aggiunge Gramellini, alludendo alle posizioni di chi critica l’allargamento della NATO a Est.

E continua: “È sempre un po’ colpa di Biden”. Fino alla conclusione: “Mi accontenterei che i Canfora e le Di Cesare riconoscessero che Putin sta bombardando una nazione che non aveva bombardato la sua. E che quando qualcuno viene picchiato da uno molto più grosso di lui, si invita il più grosso a smetterla, non il più debole”.