Era stata cacciata dall’Aeronautica militare, dopo essere stata vittima di mobbing e nonnismo al corso per allievi piloti durante un rito di iniziazione. Ora ha scelto di arruolarsi come volontaria. Giulia Schiff oggi è l’unica donna nelle Forze Speciali della Legione Internazionale in Ucraina. Ha solo 23 anni, è originaria di Mira, alle porte di Venezia. È dall’inizio della guerra voluta da Putin che si trova a Kiev come volontaria. Il programma “Le Iene” sta realizzando con la giovane pilota un reportage che durerà finché sarà in missione. La prima parte andrà in onda proprio questa sera, mercoledì 23 marzo 2022, in prima serata su Italia 1.
Giulia Schiff, ex pilota dell’aeronautica militare, dall’inizio della guerra è a Kiev per combattere come volontaria nelle Forze Speciali della Legione Internazionale in Ucraina. L’allieva dell’Accademia di Pozzuoli aveva denunciato più volte, anche ai microfoni de «Le Iene», di essere stata vittima di mobbing e nonnismo, durante il suo ‘battesimo del volo’. In cuor suo la 23enne non ha mai abbandonato la speranza di poter aiutare il prossimo. Da qui la decisione di partire.
Benché sia stata espulsa dall’Aeronautica Militare, dopo una battaglia legale arrivata a conclusione soltanto pochi mesi fa quando il Consiglio di Stato ha rigettato il suo ricorso, Giulia Schiff ha scelto di andare avanti. La prossima udienza si terrà il 2 maggio (avrebbe dovuto aver luogo il 21 marzo, ma è stata rinviata). Al suo fianco ci sono Doppia Difesa, il Partito Radicale e il Partito per la tutela dei diritti dei militari, che si sono costituiti parte civile.
“Non vedo da parte dell’Europa la reazione che meriterebbe lo scempio che sta subendo l’Ucraina da parte di Putin. Non ci sono giustificazioni per non reagire. Bisogna soccorrere un Paese che non si può difendere da solo invaso da una delle potenze del mondo tra l’altro con motivazioni ridicole… a maggior ragione che è nostro vicino di casa”, le parole della giovane sui social. Adesso è lì, a Kiev, per rincorrere il suo sogno di volare e di dare un a mano a chi ha bisogno.