«Svegliati bimba, mio sole splendente. Senti? Un tuono ringhia dal cielo. Non è il temporale che borbotta. È un brigante furioso che cade nella notte. Figlia mia d’oro. Dammi le manine. Io canto e il terribile fantasma non ti troverà nel buio». È questa la ninna nanna di Alisa, chiusa in un bunker da 5 settimane. L’ha composta da pochi giorni Olga Polyakova, star della tv ucraina, per tutti i bimbi che non si addormentano per paura delle bombe. Una delle tante storie emozionanti raccontate dal «Corriere della Sera» che arrivano dal fronte ucraino.
Alisa vive nei cunicoli dell’acciaieria Azovstal a Mariupol. La mamma, secondo quanto riferito dal «Corriere della Sera», sembra sia una dottoressa militare. Si prenderebbe cura dei soldati ucraini feriti da quando è cominciato l’assedio. Non ha mandato via la figlia Alisa di quattro anni, si fa fatica anche a capire perché. Forse quando la madre si era decisa ad affidarla a qualcuno era troppo tardi. La piccola da circa due mesi vive a contatto con persone mutilate, agonizzanti. Se qualcosa dovesse andar male, sarà anche peggio: sarebbe tra i tanti bimbi rimasti uccisi in una guerra senza fine. Il video della piccola è stato condiviso su un sito, in cui si vedono pure diverse persone nei sotterranei dell’acciaieria. I militari ucraini hanno chiesto più volte di evacuare i civili, senza mai ottenere garanzie. I russi accusano i militari di Azov di usare i civili come scudi umani.
Una situazione agghiacciante, un dolore indicibile. Chissà se la piccola Alisa riuscirà ad imparare a leggere, a diventare grande. Per ora non fa che trovare conforto nella sua ninna nanna: «Ti disegno sogni sereni. Fiorirà madre Ucraina e al mattino sentirai cantare nel sole tortore e cicogne».