La guerra è un rullo compressore che non guarda in faccia a nessuno. E che schiaccia piccole vite che non ci sono già più. Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino Zelensky, ce li fa conoscere con una carrellata di immagini in bianco e nero. Kirill, Polina, Sofia sono i bambini ucraini che «non cresceranno mai» perché sono morti nella guerra in Ucraina.
«Gli occupanti russi stanno uccidendo i bambini ucraini. Consapevolmente e cinicamente. I nostri figli». Inizia così il post Instagram di Olena Zelenska. Un post per raccontare una guerra d’aggressione contro l’Europa in cui sono proprio i più piccoli a pagare il prezzo più alto. A volte fino a perdere la vita. Eccoli i bambini ucraini che non ci sono più. «Kirill, 18 mesi di Mariupol, è stato portato d’urgenza in ospedale dai suoi genitori. È stato ferito dai bombardamenti e i medici non hanno potuto fare nulla. Alice di Okhtyrka avrebbe dovuto compiere otto anni. Ma è morta nel bombardamento con suo nonno, che la stava proteggendo. Polina di Kiev è morta durante i bombardamenti nelle strade della nostra capitale, insieme ai suoi genitori e al fratello. Sua sorella è in condizioni critiche. Arseniy, 14 anni. Un frammento del proiettile ha colpito la sua testa. I medici non sono riusciti a raggiungere il ragazzo sotto gli spari. Arseniy è morto dissanguato. Sofia, 6 anni. Lei, insieme al fratello di un mese e mezzo, alla madre, alla nonna e al nonno sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco nella loro auto. La famiglia cercava di lasciare Nova Kakhovka».
A nulla serve la neolingua putiniana che pretende che questa guerra non sia una guerra. «Devo raccontarvelo. Almeno 38 bambini sono già morti in Ucraina. E questa cifra potrebbe aumentare» scrive Olena. «Questi sono i volti dei bambini che non cresceranno mai». Per colpa di un pazzo assassino.