“Irrealistica”. Così Fratelli d’Italia e Forza Italia bocciano l’ennesima panzana estiva del re del Papeete, Matteo Salvini. Il senatore leghista, infatti, insiste con la favola della flat tax al 15% e vuole addirittura allargarla a dipendenti e pensionati, oltre che alle imprese. Nel documento programmatico del centrodestra la proposta in realtà è stata inserita, ed è passata all’approvazione dei tre leader che al tavolo delle trattative hanno inviato i loro ambasciatori, ma con un compromesso voluto da azzurri e meloniani, che rende la flat tax “incrementale”. Si tratterebbe dell’estensione anche alle partite iva fino a 100mila euro di fatturato e di una tassazione sottile “su incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti con la prospettiva di ulteriore ampliamento per famiglie e imprese”.
Il messaggio a Salvini è chiaro: in caso di vittoria, sull’Economia la Lega non avrà carta bianca e non potrà fare come vuole. Meglio, quindi, mantenere profilo basso e non promettere cose irrealizzabili, come nello stile del Capitano. La sua flat tax, infatti, costa 13 miliardi di euro, ma reperire le risorse non è facile, considerando che il centrodestra insiste anche sul taglio al cuneo fiscale e sul no alla patrimoniale, cavallo di battaglia, invece, del Pd.