“Se la Russia dovesse attaccare un paese della Nato, l’Italia dovrebbe dichiarare immediatamente la neutralità e se le circostanze internazionali costringessero a tanto, ma solo se, l’Italia dovrebbe avviare il processo di fuoriuscita dalla Nato”. Altra ospitata a CartaBianca, nel salotto televisivo di una sempre troppo accondiscendente Bianca Berlinguer, altro sproloquio filorusso da parte del solito Alessandro Orsini, direttore dell’Osservatorio sulla sicurezza internazionale e professore associato nel dipartimento di Scienze politiche della Luiss. E disco rotto della sinfonia del Cremlino.
E’ di nuovo martedì sera ed ecco che sulla televisione pubblica, non senza giuste polemiche, in una trasmissione pagata dagli italiani ma fortemente orientata sulle posizioni del Cremlino, a CartaBianca è di nuovo one man show del professore più richiesto del momento (ma l’audience non premia la scelta orsiniana della Berlinguer, battuta in share da Floris con DiMartedì su La7). “Noi italiani non possiamo seguire questi pazzi scriteriati. Oggi siamo di fronte alla ribellione delle élite nei confronti delle masse, che perseguono interessi contrari a quelli delle masse – continua Orsini -. Ha ragione il Papa, siamo in mano ad un gruppo di pazzi. Io disprezzo Putin, come disprezzo anche Biden e Johnson. Stanno combattendo una guerra sulla pelle degli ucraini e rischiano di portarci ad una guerra mondiale”.
Non pago di averla fatta come sempre fuori dal vasino, Orsini si spertica anche in lodi smodate per i russi, rappresentati in collegamento (altra scelta indecente della Berlinguer) da Mosca dalla giornalista Nadana Fridrikhson, esponente dell’emittente tv moscovita Zvedva Tv, gestita direttamente dal Ministero della Difesa del Cremlino. La quale, ovviamente, ha difeso la guerra scatenata dallo zar con il solito ritornello anti occidentale. “La guerra in Ucraina è cominciata otto anni fa, l’ha cominciata il regime di Kiev contro la popolazione del Donbass – ha detto la giornalista russa -. L’Europa ha fatto finta di non vedere e di non sapere nulla, la Nato è stata complice”. Tanto valeva invitare direttamente Vladimir Putin…
“Se paragoniamo la resistenza ucraina a quella dei partigiani in Italia, servono motivazioni molto forti affinché io non debba paragonare ai partigiani anche quello che hanno fatti i talebani contro gli Stati Uniti – è arrivato a dire poi il professore della Luiss, con un ragionamento tanto contorto quanto incomprensibile -. Se il principio è che tutti coloro che resistono rispetto ad un invasore straniero sono come i partigiani italiani, allora anche i talebani che resistevano all’invasione americana sono come i partigiani”.
Troppo deboli le osservazioni della Berlinguer a fronte di tante sciocchezze del vate accademico che sulla nostra tv di stato sparge il verbo russo. Non sarà ora per la Rai di intervenire?