“Io sono figlio di un comandante partigiano della Matteotti e se non arrivavano dall’alto gli aiuti degli inglesi e degli americani col cavolo che i partigiani italiani ce l’avrebbero fatta a sconfiggere tedeschi e fascisti. Siccome il popolo dell’Ucraina ha deciso di resistere, io rispetto questa loro decisione e li aiuto, farei esattamente quello che ha fatto il governo italiano”. Così, Oscar Farinetti, fondatore Eataly, durante la trasmissione “L’aria che tira” su La7, in cui si parlava dell’invio di armi all’Ucraina.
Farinetti, dopo aver ammesso di aver la tessera dell’Anpi in tasca, ha aggiunto di non poter essere più lontano da quanto ribadito questa mattina dal presidente Gianfranco Pagliarulo presentando le celebrazioni per il 25 Aprile. E cioè che sarebbe “sbagliato identificare la resistenza ucraina con quella italiana. Le bandiere Nato sono inappropriate”. Quando la conduttrice Myrta Merlino glielo racconta, Farinetti non fa altro che ricordare di aver avuto già diversi occasioni di scontro con l’Anpi. E l’argomento è chiuso.