Quindi per il segretario dei dem, Enrico Letta, Putin non deve prendersi l’Ucraina. E fin qui tutti d’accordo, anche se sarebbe meglio chiamarlo il criminale di guerra Putin. Ma è su come impedirlo che la strategia proposta da Letta nell’intervista di oggi al Corriere fa acqua da tutte le parti.
Il segretario dem è rimasto alla de-escalation con la Russia, mentre Mosca è in piena escalation. A domanda sul ruolo che dovrebbero avere Europa e NATO nel conflitto, Letta glissa, ripetendo che bisogna portare il presidente russo “al tavolo negoziale”.
A domanda sul blocco delle forniture energetiche russe, ovvero sui soldi che paghiamo a Putin per il suo sforzo bellico, Letta risponde che le democrazie occidentali non dovrebbero ogni giorno “fare rilanci” visto che le sanzioni economiche sono già “devastanti”.
Infine a domanda sull’invio di strumenti militari all’Ucraina dall’Italia, il segretario dei Dem dice di comprendere le piazze che manifestano contro l’invio , pur rendendosi conto che si è fatto “il minimo per mantenere una decenza nei rapporti e nella difesa dei diritti umani”.
Insomma, rileggendo l’intervista non è chiaro il ruolo dell’Europa e soprattutto della NATO, non si capisce perché dovremmo continuare a pagare il gas a Putin, ci si accontenta del minimo sindacale per sostenere la resistenza Ucraina. Figuriamoci parlare dell’esercito europeo…
Letta non sembra aver compreso che se la Russia non verrà fermata adesso si prenderà l’Ucraina e continuerà a giocare sporco in Europa Orientale, Africa e Medio Oriente. I silenzi di Letta su quello che sta accadendo sono semplicemente imbarazzanti. È il solito Pd. Le manifestazioni, le candeline sempre accese, mettiamo fiori nei vostri cannoni. Auguri.