Mario Draghi dice no. “Non sono disposto a guidare un governo con un’altra maggioranza” ha chiarito il premier pomeriggio, a margine della conferenza stampa tenuta al termine del Cdm. Una doccia fredda per quanti speravano nella disponibilità dell’ex presidente della BCE a guidare un nuovo esecutivo dopo il 25 settembre. Una scelta di coerenza che conferma l’autorevolezza e lo spirito di servizio allo Stato, e non a una parte politica, del premier.
Tuttavia sono in molti a credere che Mario Draghi e un governo di unità nazionale rappresentino ancora l’unica possibilità per l’Italia. “La nostra proposta rimane la stessa: governo di unità nazionale con Agenda Draghi e possibilmente con Draghi stesso, che oggi altro non poteva dire, come è ovvio – fanno sapere da Azione -. Non si capisce invece con chi voglia governare Letta. Non con i suoi alleati, non con i 5 stelle. Quello al Partito democratico è un voto buttato proprio perché non è in grado di fare una proposta di governo al paese”.