«Il Governo si è mosso con rapidità per tutelare i lavoratori di fronte alle molte crisi di questi anni. Abbiamo introdotto l’assegno unico per i figli con la riforma dell’IRPEF abbiamo sostenuto i redditi delle famiglie, soprattutto le più deboli. Questi maggiori trasferimenti valgono a regime quasi 14 miliardi di euro e rendono il nostro sistema fiscale più razionale e progressivo. Prevediamo che la pressione fiscale quest’anno cali di 0,4 punti percentuali rispetto all’anno scorso. È la riduzione più consistente degli ultimi sei anni». Così il premier Mario Draghi al 19° Congresso confederale della Cisl presso la Nuova Fiera di Roma. Un intervento di pochi minuti, accolto da lunghi applausi, soprattutto quando il premier ha citato l’economista ucciso dalle Brigate Rosse, punto di riferimento per la Cisl: «L’utopia dei deboli, diceva Ezio Tarantelli, è la paura dei forti».
La platea è rimasta colpita specialmente dalla parte dell’eloquio inerente le morti sul lavoro: «Molto resta ancora da fare, a partire dalla sicurezza dei lavoratori. Voglio ricordare, ancora una volta, le persone che hanno perso la vita mentre lavoravano, oltre 1.200 nel solo 2021. Alle loro famiglie, ai loro colleghi, esprimo la più sentita vicinanza del governo e mia personale. Con la collaborazione attiva di voi sindacati, siamo intervenuti per rafforzare e rendere più partecipato il sistema dei controlli. Potenziare le attività ispettive, però, non basta. Le aziende devono fare attività di formazione, di manutenzione, di prevenzione. È un tema di civiltà, che qualifica una democrazia», ha detto Draghi.
«Voglio ringraziare Cgil, Cisl, Uil e i segretari Landini, Sbarra, Bombardieri, per lo spirito di leale e franca collaborazione, che auspico possa rafforzarsi ulteriormente nei prossimi mesi», ha affermato il premier rivendicando le recenti azioni dell’esecutivo a favore dei lavoratori. «Per sostenere i salari abbiamo ridotto i contributi a carico dei lavoratori per il 2022. Per tutelare i cittadini dai rincari energetici, abbiamo ampliato la platea di persone che possono usufruire del bonus sociale elettricità e gas e tagliato le accise sui carburanti. Abbiamo introdotto un’indennità una tantum da 200 euro per 28 milioni di italiani». E ancora: «Il cambiamento di domani dipende dalla nostra azione di oggi. E questa azione deve partire da una prospettiva concreta, coraggiosa, condivisa», ha rimarcato il presidente del consiglio.
Sul finale il premier ha ricordato le misure per contrastare la precarietà e favorire l’occupazione femminile: «Per abbattere la precarietà e rafforzare le tutele nel mercato del lavoro, occorre investire anche nella formazione professionale, con incentivi specifici per i giovani. Con uno stanziamento da circa 600 milioni di euro rafforziamo il sistema duale, per sviluppare competenze utili nel mondo del lavoro. Vogliamo eliminare gli ostacoli che storicamente limitano l’occupazione delle donne. Lo facciamo con le politiche di welfare, come l’aumento degli asili nido, e attraverso gli sgravi contributivi per le aziende che si impegnano a garantire la parità di genere. Abbiamo anche introdotto sgravi fiscali per le lavoratrici che rientrano al lavoro dalla maternità».