“L’embargo del gas non è ancora sul tavolo e non so se lo sarà mai, ma quanto più diventa orrenda la guerra tanto più i paesi alleati in assenza di una diretta partecipazione alla guerra si chiedono cosa può fare questa coalizione per indebolire la Russia e farla smettere e permette a Kiev di sedersi al tavolo della pace”.
Lo ha messo in evidenza il presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenuto con il ministro dell’Economia Daniele Franco in conferenza stampa dopo l’approvazione del Documento di economia e di finanza da parte del Consiglio dei ministri, che entrerà in vigore dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.
Draghi ha anche detto che “la guerra in Ucraina ha causato un peggioramento delle prospettive di crescita. Pesa anche la fiducia che è diminuita, dei consumatori e degli investitori. La stessa fiducia che era molto viva all’inizio dell’anno. Non solo per l’inflazione ma anche per la situazione bellica. Le imprese vedono un futuro meno positivo”.
Draghi, nel corso della conferenza stampa ha poi fatto due considerazioni. “La prima: non è avvenuto solo in Italia questo cambio di prospettiva. La seconda: la disponibilità del governo per garantire il salario è totale. Una cosa fondamentale e altrettanto importante è il messaggio che il governo e la maggioranza devono dare in termini di fiducia. In altre parole, la fiducia dipende dalla circostanza che stiamo vivendo ma dipende anche dalla capacità di esprimere un indirizzo di politica ed economia su molti fronti”. Quindi il richiamo alle forze di maggioranza: “Ora i cittadini devono vedere un’unità di intenti, non l’affermazione dell’identità dei singoli partiti. Siamo tutti al lavoro per costruire una risposta comune a uno shock comune, come è stata la pandemia”.
All’intervento di Draghi, ha fatto seguito quello del ministro dell’Economia Daniele Franco: “Il Consiglio dei ministri ha approvato il Def. Questo documento diventerà a fine aprile il programma di stabilità italiano che verrà inviato all’Europa. Il documento è stato approvato in leggero anticipo rispetto alle normali scadenza perché potesse essere propedeutico a nuovi interventi di politica economica da attuare in tempi quanto più rapidi possibili”. Franco ha spiegato il punto da cui è partita l’economia italiana prima di questo Def: “Il punto di partenza è una visione sul quadro dell’economia italiana. Il 2021 si è chiuso bene con una crescita del 6,6 per cento e con un indebitamento pubblico inferiori alle attese: il rapporto tra il debito è prodotto è sceso di 4 punti percentuali. Il Prodotto interno lordo è cresciuto dello 0,6 per cento, nonostante la quarta ondata di Covid e l’aumento dei prezzi dell’energia». Il ministro ha anticipato anche una misura per ridurre le accise sulla benzina: «Oggi ricordo che con decreto ministeriale firmato da me e dal ministro Cingolani abbiamo esteso di 10 giorni l’abbattimento di 25 centesimi dell’accisa su benzina e gasolio utilizzando il sovra-gettito Iva, quindi l’abbattimento dell’accisa viene esteso da oggi al 2 maggio”.