Un brindisi con la vodka regalata da un assassino che ha le mani sporche del sangue di ucraini innocenti. Silvio Berlusconi, che aspira a mettere un suo uomo di fiducia – l’ecumenico Antonio Tajani – al ministero degli Esteri (ma Giorgia Meloni non farà i salti di gioia a fronte di questa prospettiva dopo l’ennesima uscita inopportuna del Cav), evidentemente le bottiglie ricevute in regalo dall’amico Vladimir Putin deve essersele scolate tutte e venti insieme, viste le sconcertanti dichiarazioni rilasciate a LaPresse sullo zar responsabile dell’invasione dell’Ucraina e delle peggiori nefandezze ai danno dei civili.
“I ministri russi hanno già detto in diverse occasioni che siamo noi in guerra con loro, perché forniamo armi e finanziamenti all’Ucraina. Io non posso personalmente fornire il mio parere perché se viene raccontato alla stampa viene fuori un disastro, ma sono molto, molto, molto preoccupato. Ho riallacciato i rapporti con il presidente Putin, un po’ tanto” ha detto Berlusconi durante il suo intervento alla riunione dell’assemblea di Forza Italia alla Camera per l’elezione del capogruppo, come riporta La Presse
“Putin per il mio compleanno mi ha mandato 20 bottiglie di vodka e una lettera dolcissima -afferma ancora incredibilmente il Cav -. Io gli ho risposto con bottiglie di Lambrusco e con una lettera altrettanto dolce. Io l’ho conosciuto come una persona di pace e sensata…”.
Peccato che la “persona sensata” abbia scatenato una sanguinosa guerra invadendo i confini di un paese democratico che ha distrutto a suon di bombe. La Meloni non avrà il coraggio di farlo, ma il presidente Mattarella intervenga per evitare che nel nuovo governo ruoli cruciali per la diplomazia internazionale vengano affidati a esponenti di partiti filo putiniani come dimostra di essere Forza Italia, il cui leader oramai neanche ci prova a nascondere più la sua predisposizione per l’autarca del Cremlino.