Per Daniel Cohn-Bendit, 76 anni, passaporto francese e tedesco, europeista convinto, “la adesione della Ucraina alla Ue è importante ora più che mai perché l’invasione russa è in stallo e per andare avanti Putin sta scegliendo l’opzione Grozny, o Aleppo: bombardamenti indiscriminati sui civili, intere città rase al suolo. Questo è quel che aspetta gli ucraini, e anche la nostra vita ne verrà sconvolta”.
Intervistato dal Corriere della Sera, giudica “la prospettiva dell’adesione fondamentale, è quel che chiedono gli ucraini, e noi dobbiamo almeno accelerare”. Ci vorranno comunque 3 o 4 anni ma sarà “una garanzia di aiuto. Il riconoscimento della candidatura dell’Ucraina, e anche di Moldavia e Georgia, è importante per loro e anche per noi”.
“Nei Trattati è previsto un dovere di assistenza verso un Paese membro sotto attacco. Questa è la strada da percorrere, perché assistiamo oggi al fallimento della dottrina Merkel-Sarkozy”. Ovvero, spiega, “l’idea di evitare ogni situazione che possa infastidire i russi”.