Sono in corso grandi manovre per imboccare nella corsia giusta (stavolta) la strada del terzo polo: dopo le accuse lanciate da Renzi a Letta e lo strappo di Calenda con il Pd, la via sembra essere in discesa. Non sarà semplice, certo, far convivere il leader di Iv e quello di Azione ma la volontà di provarci sembra esserci da entrambe le parti.
“Quando abbiamo lavorato insieme, abbiamo lavorato bene. In particolar modo durante il periodo in cui abbiamo condiviso responsabilità varie di Governo” ha ricordato Renzi, che ha rivolto un appello a Calenda, consapevole che “le idee in comune sono più vicine delle diversità metodologiche e caratteriali che ci separano”. Insomma, ha insistito Renzi in un’intervista a ‘Il Messaggero, ripresa dall’Agi‘ “se Azione ci sta, siamo pronti a ricominciare insieme, senza primogeniture ma puntando al bene dell’Italia. Io e Carlo insieme possiamo fare il botto”.
Il numero uno di Azione, che fino a ieri non nascondeva alcune perplessità, si dice pronto a discutere: “Con Matteo Renzi una quadra si può trovare” ha confermato a ‘Mattino Cinque’, aggiungendo: “Presenterò un programma che non è di destra o di sinistra, ma di buon senso”.
Nelle prossime ore Calenda e Renzi potrebbero incontrarsi proprio per chiudere un accordo che porterà i loro due partiti (e la lista civica messa in piedi dall’ex sindaco Pizzarotti) insieme alle elezioni politiche del 25 settembre.
“Il terzo polo è una grande opportunità, che può riportare Draghi a Palazzo Chigi”, ha detto Matteo Renzi a Omnibus su La7.