Un tavolo tecnico permanente per dialogare con il Comune sul commercio. È la proposta, a seguito della protesta, dei commercianti guidati da Mimmo Tarantini, coordinatore cittadino della Buona Destra e presidente dell’Associazione La Formica, impegnato da anni in questa lotta per risollevare il commercio barese
“Iniziata questa crisi pandemica, seguita poi dall’attacco russo in Ucraina l’economia ha subito un coplo durissimo – afferma Tarantini -. Anche ipiù grandi colossi sono stati costretti a chiudere per sempre, parliamo della storia del commercio barese. A questo si aggiunge, dopo almeno 30 anni un caro prezzo su energia, gas e carburante. Davanti a questo scenario alcuni non hanno retto la forte pressione fiscale e sobbarcati dai debiti, senza aiuti importanti dalle Istituzioni hanno perfino rinunciato alla loro vita. Altri ancora continuano con sacrifcio ad accendere le proprie vetrine, andando avanti con fatica e sperando ancora in un futuro”.
“Noi non ci fermeremo, bisogna agire – aggiunge – il 3 marzo sono state spente le insegne e le vetrine con all’interno un cero che rappresenta quello che il commercio vive in questo difficile momento. Sono i commercianti che devono dar voce alle problematiche del settore”.
A tal proposito la Buona Destra e La Formica hanno istituito una “Giunta Ombra”, composta da “Assessori Ombra” per esporre le problematiche riscontrate nelle varie zone della città. L’idea è stata quella di aprire un tavolo tecnico permanente con all’interno un rappresentante che possa dialogare con l’amministrazione per trovare una quadra ai problemi che hanno messo in ginocchio tutta la categoria degli esercenti.
L’incontro organizzato da Buona Destra e La Formica ha visto la partecipazione di Michele Picaro consigliere comunale (FDI), Fabio Romito consigliere (Lega) e dei consiglieri municipali Francesco Manzari e Mariella Abbinante.
I temi sul tavolo sono stati tanti, si è condivisa l’ipotesi di strategie di ripartenza, di sviluppo per contrastare l’invivibilità dei quartieri, lo stato di povertà e in primis garantire la sicurezza dei commercianti che hanno dato l’allarme su episodi ai danni delle vetrine e dei negozi. Questo governo ombra è rappresentato anche da uomini e donne presi dalla società civile con deleghe su ambiente, lavori pubblici, economia, arredo urbano.
Le oltre 270 attività coinvolte, inoltre, hanno organizzato una raccolta di beni di prima necessità da inviare in Ucraina per sostenere tutta la gente travolta da quest’ira russa. Il commercio è la linfa della storia, l’attività che da sempre consente alla comunità di sopperire alla penuria e innescare lo sviluppo. La vicenda umana è anche, in buona misura, storia di commercio e va preservata ad ogni costo.