La macchina della disinformazione russa continua in maniera grossolana a negare i massacri di Bucha, accusando i media occidentali di diffondere fake news e, addirittura, di “complicità” nel crimine avvenuto nella città ucraina. Ad osare tanto è la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in una conferenza stampa che si è svolta oggi a Mosca.
Affermazioni che non trovano alcun riscontro nella realtà, perché le immagini satellitari sotto gli occhi del mondo intero sono lì a documentare lo scempio compiuto dalle truppe russe a Bucha.
Le forze armate e di sicurezza di Putin, infatti, sono state dispiegate in questa regione il 3 marzo: le immagini satellitari scattate tra il 10 e il 18 marzo 2022 mostrano che le vittime di Bucha giacevano lì almeno dal 10 marzo. Prove attendibili, infine, mostrano che dal 7 marzo al 30 marzo compreso, le forze russe erano presenti nell’area.