Fiducia, gli Italiani hanno bisogno di fiducia, dopo anni di pifferai magici dalle mirabolanti promesse. Ci hanno raccontato storie, che ci fosse un paese dei balocchi: a quelle favole molti, troppi, ancora credono, non sanno che non finirà con un “e vissero felici e contenti”.
Draghi ha dimostrato in questi diciassette mesi che la serietà, l’attenzione verso i più deboli, il rigore possono ispirare un’azione di governo, far crescere l’Italia e renderla protagonista con onore sulla scena mondiale. Conte, Salvini e Berlusconi continuano a pigliare per scemi gli Italiani, rimpallandosi la scelta di averlo fatto cadere: non hanno pudore! Chi non si è nemmeno presentato in aula a votare, dovrebbe solo tacere. A questo teatrino dobbiamo aggiungere Giorgia Meloni ed Enrico Letta. La prima con coerenza (termine abusato nella retorica della sua propaganda) non si è mai voluta assumere alcuna responsabilità di governo (troppo bello urlare in piazza e incassare malcontento per le conseguenze di una succulente occasione come una guerra!). Da oggi anche il secondo ha preferito rinunciare a condividere l’onere di dare risposte agli Italiani, tentando di nascondersi dietro sotterfugi ed espedienti, grazie ai quali hanno governato il Paese negli ultimi dieci anni. È il dramma che si sta consumando dalla discesa in campo di Berlusconi: il populismo in Italia é un cancro senza eguali in Europa!
Grazie quindi a Carlo Calenda che ha fatto di tutto per cercare di costruire un Patto repubblicano di salvezza nazionale, che fosse affidabile e credibile per composizione e perimetro di azione, anche penalizzando proprie aspettative elettorali e rischiando di innescare logiche “frontiste” che trasformano gli avversari in vittime. Non è stato possibile, è un grave danno per la nostra democrazia, ci attende una battaglia fondamentale per la libertà e la Repubblica: avanti!