Esclude in maniera categorica di introdurre ulteriori sanzioni contro la Russia, perché “nuove misure restrittive avrebbero un impatto sul potere d’acquisto dei francesi”. Marine Le Pen resta legata con filo diretto al regime di Putin e, quanto alle atrocità commesse a Bucha dalle forze russe, chiede un’inchiesta sollecitando “il rispetto del diritto internazionale”. Perché “non bisogna cedere all’emozione”.
Sì, avete letto bene: per Marine c’è il rischio di lasciarsi suggestionare. Ma su quale pianeta vive? Forse non ha capito bene che il mondo è già tremendamente impressionato dalle violenze e dai soprusi che stanno commettendo in Ucraina i soldati agli ordini del Cremlino. Donne stuprate davanti ai figli e bambini violentati davanti alle madri; ragazzine rimaste incinte dopo le violenze; fosse comuni in cui sono stati rinvenuti cadaveri con evidenti segni di torture. Un orrore senza fine e ogni giorno peggiore, con la scoperta di nuove barbarie.
E la candidata all’Eliseo di Rassemblement national invita a non farsi prendere dall’emozione. Che coraggio: l’unica emozione che suscita quello cui stiamo assistendo è la rabbia. Tanta rabbia, e si dovrebbe almeno avere il dovere morale di condannare i crimini di guerra commessi dalle truppe di Putin senza se e senza ma.