“L’Unesco ci dia un segnale, ci metta nella lista del suo patrimonio: può essere la nostra miglior difesa contro l’attacco russo”. Il sindaco di Odessa, Gennady Trukhanov, incontrando alcuni media internazionali, ha fatto appello all’Unesco affinché si sblocchi pratica per riconoscere patrimonio dell’umanità la cittadina ucraina sul Mar Nero verso cui la marina russa starebbe per sferrare l’attacco che potrebbe distruggerla come accaduto a Mariupol o a Kharkiv. E mentre i cittadini continuano a innalzare barriere difensive con postazioni di armi pesanti e sacchetti di sabbia, il sindaco Trukhanov cerca disperatamente di salvare la sua splendida città, che conserva impronte del genio artistico e architettonico italiano, e, in accordo col Governo ucraino, chiede un segnale all’Unesco.
“Noi siamo nella pre-lista, la nostra documentazione è stata completata 2-3 anni fa – aggiunge -. Sarebbe un grande segnale da parte dell’Unesco”. Basterà a fermare le bombe di Putin? O le meraviglie di Odessa faranno la fine dei Buddha di Bamiyan distrutti nel 2001 dai talebani in Afghanistan?