Il vicecapo della polizia ucraina, generale Vyacheslav Abroskin, si è offerto come ostaggio agli invasori russi in cambio dell’evacuazione dei bambini e dei minori da Mariupol. La storia è stata riportata da Nexta Tv sul canale twitter, dopo che Abroskin lo aveva annunciato su Facebook.
Mentre la diplomazia russa, compresa quella in Italia, getta acqua sul fuoco, sostenendo che a Mariupol i russi colpiscono solo obiettivi militari, la realtà invece è drammatica, soprattutto per bambini e ragazzi. Mariupol resta sotto assedio, senza acqua, cibo, medicinali, la bombe russe hanno distrutto gran parte della città, 300 le vittime dell’attacco al teatro, e intrappolato famiglie con i loro bambini che non riescono a fuggire.
Il prezzo della guerra pagato dai bambini in Ucraina è già altissimo, mentre l’Unicef ha avvertito che sarebbero milioni quelli in fuga. “Oggi sono rimasti molti bambini in una città completamente distrutta, che se non salvati ora moriranno nei prossimi giorni, il tempo stringe. Faccio appello agli occupanti russi. Datemi l’opportunità di far uscire i bambini da Mariupol, invece di loro mi offro io,” ha scritto Abroskin.
“Vi chiedo di farmi entrare in città per raccogliere bambini e organizzare la loro uscita. Ho bisogno di tre giorni. All’ultimo posto di blocco, liberati i bambini, mi consegnerò”.