Sono tanti purtroppo i bambini spariti nel nulla sotto le bombe della guerra voluta da Putin. Si parla di oltre 900 ragazzini ucraini. A denunciarne la scomparsa madri, padri e parenti. Sono svaniti in un bosco, persi durante il viaggio per la salvezza. Alcuni di loro alla frontiera. Un dramma raccontato dalle Ong Magnolia e Telefono azzurro e riportato su «Repubblica», che deve farci riflettere tutti. Storie tristi che si intrecciano, vicende di bambine e bambine, che fino al 24 febbraio scorso conducevano una vita normale. Da Sasha a Sofia, da Dimitry a Speranza, solo per citarne alcuni. Visi e nomi inghiottiti dalla nebbia di un conflitto che pare non avere fine.
Sasha è caduto nel fiume dopo che la barca su cui viaggiava si è ribaltata. Il piccolo era l’unico che indossava il giubbotto di salvataggio ed è a questo dettaglio che si aggrappa la madre Anna con la forza della disperazione. La donna spera che il suo bambino di soli 4 anni si sia salvato e si trovi da qualche parte nella foresta. Sasha era con la nonna e altri vicini a Vyshhorod, a Nord di Kiev. E proprio nel tentativo di lasciare il Paese, di scampare ai Russi, aveva preso un’imbarcazione. Una traversata che è durata poco: il corpo della donna è già stato ritrovato.
A questa storia ne aggiungiamo un’altra non meno dolorosa. A Mariupol, tra le città più martoriate da Mosca, diverse famiglie sono rimaste intrappolate sotto le macerie. Di Sofia, 11 anni, e Mark, 8, non si hanno notizie da giorni. “Resto tranquillo, ritroverò la mia famiglia. Lo credo davvero”, ha detto il loro padre, che non vuole credere che i suoi bimbi e la moglie non ci siano più.
Anche mamma Evgenya è disperata: non vede le due figlie da prima della dichiarazione di guerra. Era in Slovacchia, dalla sorella. Kira e Liya, 6 e 8 anni, in quel periodo erano affidate al padre. Sa soltanto che il 24 febbraio l’uomo ha portato le piccole via dalla capitale e con l’auto si è diretto a sud. Cosa sia successo poi è avvolto nel mistero. Un gran punto interrogativo. Sono scomparsi nel viaggio verso Leopoli anche Dimitry e Speranza, 16 e 8 anni. I due erano con il padre, Mykola, 48 anni, in fuga dalla Kiev bombardata. La madre ora disperata pubblica di continuo le loro foto su Facebook: sono oltre dieci giorni che non li sente. Un silenzio assordante.