Intervistato dal Corriere della Sera, il coordinatore degli Azzurri Tajani conferma che Forza Italia continuerà a votare contro specifici articoli ma non contro la riforma del catasto. Ragionamento un po’ capzioso anche perché la percezione generale è che gli azzurri sul tema remino contro il governo. Ma tant’è. Tajani spiega che Fi aveva cercato di trovare un compromesso presentando un emendamento che preservasse la “emersione del sommerso” senza il rischio di mettere “una patrimoniale” sulla casa, ma, aggiunge, non è stato accettato.
Peccato però che il ministro Brunetta, come scrive il Corriere, consideri sbagliata la linea presa da Forza Italia su una riforma che in molti ormai considerano necessaria. Sono decenni che il nostro Paese aspetta una riforma del catasto. Il tema ormai non è più solo quello fiscale, con la ridda di tasse sulla casa tolte e messe dai vari governi che si sono succeduti alla guida del Paese, senza risolvere nulla. Il problema è che servono riforme strutturali, in grado di modernizzare il Paese.
Dietro le questioni di merito, c’è il tema politico. Tajani dice che Forza Italia “rimane coesa” e “unita” ma ormai è evidente che nel partito di Berlusconi c’è una doppia anima. Una attratta dalle sirene della destra sovranista e un’altra che sembra pronta ad andare fino in fondo nella azione di rinnovamento più radicale intrapresa dal presidente Draghi. Per ora, considerando anche che l’Italia deve fare i conti con la guerra in Ucraina, le divisioni interne a Fi probabilmente non avranno grandi riflessi sulla tenuta del Governo. Ma il quadro politico complessivo è chiaro.
Alla destra che vuole difendere vecchie rendite di posizione, dal catasto alla riforma delle concessioni balneari, sembra opporsi tutto un mondo che senza tradire gli ideali riformisti e liberali guarda a un futuro diverso per il nostro Paese. E inizia a chiedersi cosa farà Mario Draghi tra un po’ di tempo. Tanto più che sul catasto il presidente del consiglio è stato chiaro: nessuno pagherà più tasse sulla casa.