L’avanzata russa in Ucraina porta con sé una dolorosa striscia di sangue e violenza. Tra le ultime notizie quella della morte del sindaco di Gostomel, cittadina alle porte di Kiev e sede dell’aeroporto strategico Antonov. In un post sui social le autorità hanno riferito che “Yuri Illich Prylypko è stato ucciso mentre distribuiva il pane agli affamati e medicine ai malati”. Prylypko è stato colpito assieme ad altri due uomini: “Nessuno l’aveva costretto ad andare sotto i proiettili degli occupanti, è morto per il proprio popolo, per Gostomel. È morto un eroe”.
In uno degli ultimi post su Facebook, l’uomo annunciava di aver regalato e consegnato un generatore nella zona di Horenka. Oggi la notizia della sua drammatica scomparsa. Il sindaco di Gostomel è stato ucciso dai Russi nella sede dell’aeroporto di Antonov, “già teatro di scontri”, come riferiscono le autorità locali. Il presidente ucraino Zelensky ha assegnato lo status di “città eroica” a Gostomel per la sua resistenza all’invasore. Una resistenza costata la vita a tante donne e uomini e ora anche al suo sindaco, che si era dato un gran da fare per assistere i più deboli.
“È morto come è vissuto. Ognuno di noi ha sentito queste parole più di una volta e per lo più le ha percepite come un’altra frase rituale insignificante ma per Prilipko vale tutta. Non era un santo. Non era perfetto ma né orgoglioso né arrogante. Non ha mai rifiutato l’aiuto a nessuno. Poteva essere amato o stare antipatico, ma tutti sapevano che nel momento più buio non si sarebbe tirato indietro”, si legge nel messaggio con cui è stata annunciata la sua scomparsa. “Nessuno lo ha costretto ad andare sotto le pallottole degli occupanti. Poteva starsene seduto con altri in cantina. Ma ha fatto la sua scelta. È morto per la comunità, morto per Gostomel, morto da eroe. Avrà memoria eterna e la nostra gratitudine”.