“Al di là delle responsabilità”. Gira tutto intorno a queste parole il tentativo opportunista di Giorgia Meloni di rifarsi una verginità anti putiniana – ora che tutto il mondo ha scoperto chi è davvero il presidente russo – mantenendo allo stesso tempo la nota simpatia per l’amico (suo) Vladimir.
“Di fronte a un attacco militare all’Occidente, al di là delle responsabilità, ci si schiera con i propri alleati” recita una direttiva fatta recapitare a tutti i livelli della struttura dalla presidente di FdI, come riporta La Repubblica. Una direttiva, firmata poi a cascata dai coordinatori regionali, provinciali e comunali e indirizzata ai membri degli esecutivi provinciali, ai coordinatori e ai presidenti di circolo sui territori, in cui si avverte che tutti coloro che si schiereranno con Putin a favore dell’intervento russo in Ucraina incorreranno in non ben specificate “sanzioni”. Da Roma a Milano, tutti i fratelli di Giorgia hanno diramato note con contenuto identico.
Insomma, il partito della Meloni confessa di stare con Putin anche quando non sta con Putin, ma prova a salvare le apparenze. Anche se per la base di Fratelli d’Italia capire la posizione ambivalente della propria leader non è facile.
Giorgia Meloni, infatti, ora ha paura. Ha paura che, visto che l’opinione pubblica è compatta contro Putin, la simpatia putiniana che lei stessa negli anni ha trasmesso ai suoi militanti e simpatizzanti possa emergere, nonostante al momento la linea ufficiale del partito sia pro Ucraina. E possa crearle imbarazzo.
Insomma, la Meloni si riscopre filo-atlantista di comodo e, temendo che qualcuno le rinfacci la sua sempre evidente sudditanza a Putin, minaccia gli iscritti di Fratelli d’Italia affinché non facciano nulla per ricordare pubblicamente le posizioni pro-Russia espresse a più riprese dalla leader sovranista. Tuttavia anche questo tentativo estremo di sganciarsi da Putin non piace affatto alla stessa base di Fratelli d’Italia, la quale, memore di quando la Meloni osannava il nuovo Zar e si schierava coi separatisti della Crimea, non le risparmia sui social commenti in cui IosonoGiorgia viene indicata come voltagabbana.
Un’accusa fondata. Perché nelle parole della Meloni, seppur mascherate, la corrispondenza di amorosi sensi con Putin resta.