Morti e ancora morti. A Casalbordino si è consumata l’ennesima tragedia, così come a Brandizzo qualche settimana fa. Il governo, in tutto questo, appare sordo e silente. Nessun programma per rivedere norme e protocolli di sicurezza sul lavoro a livello nazionale. Nessun dubbio che qualcosa non funzioni. Nessuna ipotesi di riforma delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro. Un governo statico, quasi immobile, inadeguato a rispondere alle esigenze di un Paese che piange troppe morti assurde. Le parole spese da Giorgia Meloni sull’ultima tragedia abruzzese sono pari a zero.
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D’altra parte, nella regione governata da Fratelli d’Italia, le parole del presidente regionale sono di vicinanza alle famiglie e perplessità sulle misure adottate, parole consone alla tragica circostanza, ma inadeguate a scongiurare il ripetersi di simili eventi.
Andando avanti di questo passo, l’Italia diventerà il Paese con più morti sul lavoro e resterà normale da parte del governo non porsi interrogativi circa l’inadeguatezza delle vigenti misure di sicurezza e sulla necessità di riformare la normativa di settore per garantire la sicurezza dei lavoratori.