Di Maio ha rispettato il limite dei due mandati. Sui social gli utenti si sono già scatenati con frasi come “Si va verso Di Maio percettore di reddito di cittadinanza”, “Di Maio al GF Vip 2023”, “L’ufficio di collocamento ti aspetta, Gigi”, “Giggino verso il ritorno a vendere bibite al San Paolo» o “L’unico Impegno civico di Di Maio veramente apprezzato è stato quello di uscire dal Parlamento”. Eh già, perché tra i “big” esclusi di queste elezioni politiche 2022 c’è il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio. L’addio al M5s e la svolta ‘draghiana’ non gli hanno giovato. Il pentastellato Costa ha vinto con il 39,7% dei voti la corsa all’uninominale nel collegio Napoli U02 che comprende i quartieri di Fuorigrotta, Bagnoli, Soccavo, Posillipo, ma anche il centro storico, Chiaia e Mercato. Il leader di Impegno Civico ha ottenuto 41.743 voti che rappresentano il 24,4%.
“Non ci sono se, ma o scuse da accampare. Abbiamo perso. Gli Italiani non hanno considerato abbastanza maturo e valido il nostro progetto politico. E su questo la nostra comunità dovrà aprire una riflessione”, le parole su Facebook dell’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Negli ultimi mesi abbiamo deciso di metterci in gioco, di proporre agli italiani un progetto politico nuovo, da far conoscere in pochissimo tempo. Il risultato non è stato quello che ci aspettavamo. Impegno Civico non sarà in Parlamento. Allo stesso modo, non ci sarò neanche io. Stanotte mi sono congratulato con Sergio Costa”, ha aggiunto l’ex grillino. Ma non è stato il solo ad essere stato escluso, anche se per Di Maio non c’è solo la grande sconfitta nel collegio uninominale, ma anche il fallimento della lista sua che si ferma allo 0,59% delle preferenze. Una disfatta su tutta la linea per il papà del Reddito di cittadinanza, l’uomo che voleva aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno.
Tra i bocciati all’uninominale anche Emma Bonino: il 33% dei voti non basta, ma a pesare anche per lei soprattutto il mancato superamento della soglia del 3% per il partito +Europa. Resta fuori dal Parlamento anche Emanuele Fiano, esponente del Pd, che è stato sconfitto a Sesto San Giovanni da Isabella Rauti; il candidato del centrosinistra Carlo Cottarelli, che ha perso il confronto con Daniela Santanchè a Cremona; Vittorio Sgarbi che è stato battuto a Bologna da Pier Ferdinando Casini. Escluso anche il senatore dei Dem Andrea Marcucci, che ha avuto la peggio nella ‘rossa’ Livorno e Monica Cirinnà che nel Lazio ha ottenuto soltanto il 21%. A non entrare in Parlamento anche Gianluigi Paragone: Italexit si ferma al 2%. Anche Mara Carfagna ha perso a Napoli, ma attende il plurinominale per sapere se sarà eletta o meno.