Carlo Calenda punta in alto: “Il Terzo polo può superare il 12/13 per cento”. Del resto, è già successo a Roma durante la corsa a sindaco dello scorso anno; inoltre i sondaggi lo davano al 7/8 per cento con un trend in crescita due settimane fa, prima che calasse il silenzio.“Gli italiani si ritrovano nella concretezza che noi offriamo”, ha detto il leader di Azione a Metropolis. “Il centrodestra vincerà ma con un nostro buon risultato, e a causa del timore della congiuntura economica che attende l’autunno, saranno costretti a un passo di lato”.
Per Calenda, in buona sostanza, il centrodestra faticherà a governare. “Giorgia Meloni avrà un problema internazionale legato alla diretta riconducibilità del suo partito al fascismo, e quindi dovrà fare i conti con l’essere riconosciuta come «”unfit” a governare il Paese», ed è quindi è inadatta a ricoprire un ruolo di governo. Inoltre “entreranno in rotta di collisione con Matteo Salvini”. La vittoria della destra, per Calenda, “sarà molto più piccola di quello che ci si aspetta e faranno fatica a fare un governo. Quella roba li andrà in mille pezzi”.
Il capo di Azione ha ribadito il suo pensiero, questa mattina a Rtl 102,5. “La coalizione di centrodestra non può reggere, si detestano. Il rischio vero è lo sfascio, non il fascio. La Meloni è nervosissima, arrabbiata con tutti. Se sai che stai coronando un percorso sei rassicurante – continua Calenda – non fai una campagna di aggressività”. E ancora: “Salvini c’è stato al governo, ha levato il canone Rai? Se uno ha promesso la flat tax e non l’ha fatta, se ha detto che avrebbe cacciato 500mila irregolari e ne ha cacciati meno di Alfano, se dice togliamo il canone Rai sta promettendo una stupidaggine?”.