Si pone obiettivi ambiziosi, Maria Stella Gelmini, e, a quanto pare, a ragion veduta.
Numeri alla mano a Milano il Terzo polo piace, visto che cinquemila persone si sono radunate all’apertura della campagna elettorale di Italia sul serio.
“Credo che possiamo avvicinarci alla doppia cifra”, dice la candidata nel listino del Senato. Che precisa: “L’area moderata si è schiantata il 20 luglio. I miei valori liberali, europeisti e atlantici sono sempre gli stessi. E’ Forza Italia che si è allontanata”.
In un’intervista al Corriere della Sera, Gelmini spiega che a Milano sono sempre piaciute le sfide e “la proposta di Carlo Calenda rappresenta l’unica novità di queste elezioni. Italia sul serio ha l’obiettivo di non ricadere nelle ideologie, di non fare promesse miracolose, ma di provare a costruire in continuità con il metodo inaugurato dal presidente Draghi: se il Paese è cresciuto di 6 punti percentuali, se sono state approvare 20 riforme e sono già stati incassati 50 miliardi del Pnrr vuol dire che il lavoro è stato serio e non può essere interrotto”.
Gelmini passa poi ad illustrare gli obiettivi. “Taglio del costo del lavoro e detassazione del 100% per i ragazzi fino ai 25 anni e del 50 fino ai 29. Il sì alle grandi opere, a partire dal rigassificatore di Piombino. Il posizionamento europeista e atlantista”. E quindi una stoccata agli avversari: “Non credo che l’Italia possa essere rappresentata da chi va a braccetto con Orban”, dice, e aggiunge: “E come abbiamo spiegato ieri con la ministra Bonetti vogliamo completare il Family Act e portare avanti quanto di buono abbiamo fatto per la famiglia e le donne: assegno unico universale per i figli, potenziamento dei congedi parentali, nuove risorse per scuole e nidi, incentivi per le donne che rientrano al lavoro dopo la maternità, parità salariale”.