“Dal Covid e dalla crisi di reperimento di fonti energetiche e materie prime abbiamo imparato che la società va veloce e che dobbiamo quindi saper prendere velocemente le decisioni. Dobbiamo tenerlo presente nei prossimi anni: il tempo sarà un fattore determinante”. Ferruccio Resta ha 54 anni ed è il rettore del Politecnico di Milano e disegna uno scenario futuro di innovazione, sostenibilità e sviluppo che vada oltre la burocrazia, muovendoci su tre linee guida principale: lavoro, qualità dei servizi e qualità della vita.
Sul lavoro, però, Resta avverte: nonostante Milano sia la città più europea d’Italia, “le aziende non portano qui i loro head quarter – spiega al Sole24Ore -, perché la nostra regolamentazione non invoglia. Dobbiamo proseguire nella promozione del territorio, facilitando l’arrivo di imprese e multinazionali, e garantire la qualità degli spazi, che ci sono ma vanno connessi al meglio, valorizzando anche la sostenibilità ambientale, la svolta elettrica e il rapporto tra verde e costruito. E vanno incentivate le start up, è qui che devono nascere e crescere con facilità”.
Su qualità della vita e dei servizi Resta non ha dubbi: bisogna partire dalla salute. “Va migliorata la sanità – afferma -, servono trasporti più efficienti, ma bisogna anche dare risposta alle esigenze culturali delle persone garantire spazi di qualità anche in periferie che non siano solo dormitori: Sennò solo chi vive in centro potrà avere standard elevati. Le trasformazioni sono in atto da un decennio, ma servono continuità amministrativa e risposte più rapide. Più velocità nel prendere le decisioni. Il fattore tempo è l’aspetto più importante nei prossimi anni. Va alleggerita la burocrazia per aiutare le nostre città a crescere. E anche nei momenti di difficoltà – conclude – non vanno tagliati gli investimenti perché sono lo sguardo verso il futuro”.