Quest’anno al Papeete non c’è stato (o, almeno, non ci sono documentazioni fotografiche), ma deve essere stato vittima di qualche colpo di sole, che magari gli ha causato qualche scherzo di memoria. Ed è la migliore delle ipotesi, altrimenti c’è da preoccuparsi. Eh sì, perché Matteo Salvini ha smentito categoricamente di avere alcun tipo di contatto con Mosca.
Eppure, chi la memoria l’ha buona, ricorda bene il gran casotto provocato giustappunto dal segretario leghista durante i primi mesi dell’aggressione russa ai danni dell’Ucraina. Come dimenticare l’epica figuraccia dello scorso marzo, quando in nome della pace, si era recato in Polonia per essere umiliato dal sindaco di Przemysl, che non lo aveva ricevuto invitandolo a condannare Putin? Salvini era stato costretto a dileguarsi con la coda tra le gambe al grido di “pagliaccio” e “buffone”. Il tutto in mondovisione, facendo fare una figuraccia all’Italia.
Oggi, mentre annunciava la chiusura delle candidature della Lega nei collegi uninominali del Senato, ha invece commentato chi accusa il suo partito di avere legami con Mosca e di essere l’anello debole a Roma per le ingerenze russe. “Non vado in Russia da anni e non ho contatti con politici russi da anni”, ha detto. “Non ho mai stretto accordi economici di nessun tipo con nessuno”. E, poi, ancora: “Al governo ben prima di me c’è qualcuno che ha fatto affari e accordi commerciali con Mosca, e penso proprio alla sinistra”. Che dire? I sintomi del colpo di sole generalmente sono momentanei: speriamo che anche per Salvini abbiano lo stesso epilogo.